Silenziosamente la FormLabs ha lanciato sul mercato due nuove stampanti 3D stereolitografiche successori dell'ormai nota e blasonata Form2, stampante presente negli studi dentistici e laboratori odontotecnici di mezzo mondo.
FormLabs è sinonimo di garanzia e affidabilità, probabilmente l'unico marchio sul mercato della stampa 3D mondiale ad essersi creato una posizione di tutto rispetto nel settore del "3D Desktop Printing" a tal punto da colonizzare in qualche modo il settore dentale ed altri settori satelliti.
Oggi la FormLabs presenta due nuove stampanti, Form3 e Form3 L entrambe con una nuova tecnologia stereolitografica chiamata LFS - Low Force Stereolitography una tecnologia che mira a ridurre le forze che gravano sui pezzi durante la stampa (e che spesso determinano anche i fallimenti delle stampe stesse). In pratica la vaschetta di stampa è costituita da un materiale flessibile e una sorgente di illuminazione rinnovata garantiscono la stampa sicura e dettagliata di parti anche molto piccole. Tutto questo consente anche di diminuire la grandezza dei supporti i quali potranno essere rimossi con più facilità. Inoltre la tecnologia LFS permetterà lo sviluppo di ulteriori materiali molto interessanti da parte di FormLabs.
Ma oltre a questa nuova tecnologia quali sono le reali differenze tra le nuove Form3 e la vecchia Form2. Innanzitutto abbiamo la Form3 e la Form3L dove, chiaramente, "L" sta per "Large". In effetti la nuova Form3L ha un piatto di stampa di 33,5 X 20 X 30 cm mentre la Form3 ha un piatto di stampa di 14,5 X 14,5 X 18,5. La Form2 invece aveva un piatto di stampa di 14,5 X 14,5 X 17,5 quindi praticamente appena 1cm di meno in altezza, niente di che!
Parliamo di risoluzione e cerchiamo di capire se sono stati apportati miglioramenti tra le nuove Form3 e la vecchia Form2. Questo è un discorso molto rilevante da seguire con attenzione per non fare confusione.
Le nuove Form3 hanno una dimensione dello spost laser di 85microns contro i 140microns della Form2. E' ovvio che questo aumenta la risoluzione sul piano xy delle nuove macchine rispetto alla vecchia. Ricordiamo infatti che in un articolo scritto da FormLabs si riportava che la risoluzione xy della Form2 è pari a 150microns, praticamente 10 micron in più rispetto alla dimensione del suo spot laser. Adesso è probabile che al risoluzione delle nuove Form3 sia sensibilmente aumentata e potrebbe quindi essere pari a circa 95microns (sto andando per logica ma i dati sono da verificare). Questo cosa vuol dire? Che la dimensione più piccola stampabile dalle nuove Form3 sul piano xy è intorno ai 95microns (dato da verificare con applicazioni dirette).
Invariata è invece la risoluzione sull'asse z che, per tutti e tre i modelli, rimane inviarata nel range che va da 25 a 300 microns anche se per la Form3L si specifica che tale risoluzione potrebbe variare di qualche valore (senza però che vengano specificati i motivi di questa precisazione ma si può immaginare che possa dipendere dal peso del modello, dai maggiori tempi di esposizione della resina al laser, e dai maggiori tempi di stampa che potrebbero influire...).
Sul sito formlabs oltre alla misura dello spot laser viene riportata anche un altra informazione che potrebbe generare un po di confusione ossia la Risoluzione del Laser. Cosa vuol dire? FormLabs non specifica cosa intende con questa dicitura ma personalmente ritengo che voglia intendere il movimento minimo che il laser può fare sul piano xy durante la fotopolimerizzazione che, per le nuove Form3, è pari a 25 microns. Cioè si intende dire che il nuovo laser riesce a fare spostamenti piccoli fino a 25microns. Anche questo dato è da confermare ma a rigor di logica io lo intendo in questo modo. Non sarebbe affatto male se poi queste aziende mettessero delle specifiche didascaliche vicino alle diciture nelle schede tecniche, ma questo è un dettaglio o è chiedere troppo. Poichè però spesso i concetti di "risoluzione" si confondono facilmente nella stampa 3D non sarebbe male, da parte delle aziende produttrici, se evitassero di confondere ulteriormente con questi dati che vanno interpretati.
Rispetto alle "vecchie" Form2 inoltre sono stati aggiunti dei dettagli di minore rilevanza a mio avviso quali: - aggiustamenti al TouchScreen - possibilità di avviare le stampe da remoto
- possibilità di gestire le stampe (code di stampa) nel cloud con una gestione dei "Permessi" che autorizzano o meno qualcuno ad accedere all'avvio della stampante.
In conclusione per quanto riguarda il settore odontoiatrico mi sembra che le novità più interessanti siano le seguenti:
- La nuova Form3 promette una maggiore affidabilità nella stampa grazie alla nuova tecnologia LFS spiegata sopra quindi potrebbe diminuire il tasso di stampe fallite e la dimensione dei supporti da impiegare diminuendo, di conseguenza, anche la quantità di resina usata; - La nuove Form3 promettono una più alta risoluzione xy che sicuramente è una novità decisamente importante per numerose applicaizoni dentali (bite, modelli ortodontici, modelli in resina calcinabile e dime chirurgiche) anche se 85micron è ancora una risoluzione un po lontana dagli standard di qualità più alti che, a mio avviso, sono quelli delle macchine DLP Envisiontec adatte a stampare parti che richiedono tolleranze bassissime. Ricordo che la Envisiontec "Micro Plus HD" sebbene abbia un piatto di stampa piccolissimo (4,5 X 2,5 X 10cm) ha una risoluzione xy di 30micron! - Le nuove Form3 permettono una buona risoluzione del movimento laser di 25 micron il che dovrebbe aumentare la qualità della finitura superficiale dei pezzi stampati (anche se non è dato sapere quanto fosse la risoluzione del movimento laser nelle Form2). - La nuova Form3L permette di stampare fino a 40 modelli ortodontici per allineatori invisibili contemporaneamente.
Queste sono le principali caratteristiche delle nuove stampanti FormLabs che, comunque, si conferma azienda leader in questo settore con stampanti dall'altissimo rapporto qualità prezzo.
Comentários